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 CYBER RISK: INFORMATI PER PROTEGGERTI DAL RISCHIO INFORMATICO

CYBER RISK: INFORMATI PER PROTEGGERTI DAL RISCHIO INFORMATICO

Lo sapevi che esiste un report annuale, realizzato dal World Economic Forum, che fa il punto sui maggiori rischi che ci troveremo ad affrontare nei prossimi 10 anni?

Fra i 10 rischi con più alta probabilità di accadimento troviamo il CYBER RISK, proprio accanto ad eventi come alterazioni climatiche e ambientali, crisi idriche, disastri ambientali. Questo non deve spaventarci, ma dimostrarci la proporzione del problema.

Per cyber risk intendiamo qualsiasi rischio di perdita economica, di distruzione o danno alla reputazione di un ente , di un professionista o di un’azienda dovuto ad un problema che altera il funzionamento di un sistema informatico utilizzato proprio nel contesto lavorativo.

Come possiamo intuire dall’ampiezza di questa definizione, il cyber risk può colpire aziende e professionisti in vari modi e con varie forme, sempre mutevoli, nostro malgrado, grazie alla rapida evoluzione delle tecnologie.

Ciononostante è in nostro potere l’assunzione, nei confronti del rischio, di un approccio preciso e sistematico.

Ho pensato ad alcuni punti che consentono di metterlo a fuoco e strutturare una strategia preventiva e/o di limitazione dei danni e delle conseguenze.

  •  Occorre in prima battuta fare un vero e proprio brainstorming: proviamo ad immaginare da dove può provenire il rischio per la nostra azienda o per la nostra professione e quali prospettive può aprire, quali danni può causare e quali aspetti del lavoro può ostacolare.
  •  Poi proviamo a mettere a fuoco con quale probabilità i rischi che abbiamo ipotizzato possano verificarsi, in base per esempio alla modalità e alla frequenza di utilizzo dei nostri sistemi informatici.
  • Definito il livello di probabilità, cerchiamo di comprendere quali possano essere le conseguenze degli avvenimenti elencati, valutandone la rilevanza per la nostra attività
  • Ora abbiamo tutto ciò che ci serve per pianificare delle misure per gestire il rischio: la strategia che propongo è quella del trasferimento del rischio, tramite una polizza apposita.

 Il trasferimento del rischio è un metodo di riduzione del rischio stesso che sposta le criticità di un determinato lavoro o di una certa operazione ad una terza parte, in questo caso rappresentata dalla Compagnia Assicurativa.

Ti risulta ancora difficile immaginare come possa concretizzarsi il rischio informatico? Ti faccio alcuni esempi:

Basta una forma di violazione come un hacking o il furto il un pc, o ancora l’accesso non autorizzato a database che includano dati sensibili di clienti.

Possiamo citare interventi di introduzione nelle reti aziendali, estorsioni e ransomware (virus informatici che rendono inaccessibili i dati del computer infettato e richiedono un pagamento per tornare alla normale fruizione dei dati) o data breaches (episodi di rilascio, intenzionale o non intenzionale, di informazioni riservate in un ambiente non sicuro) , sottrazioni di dati. In un prossimo articolo ti spiegherò tecnicamente come avvengono e cosa comportano, ma intanto posso rassicurarti perché esistono precise e strategiche forme di tutela.

Infatti nel bacino delle assicurazioni dedicate al commercio rientra anche una speciale “Protezione Digitale”. Vediamo cosa prevede:

  • Prestazioni di assistenza per la risoluzione di malfunzionamenti dei software del computer utilizzato nell’esercizio dell’attività assicurata
  • Assistenza per la ricostituzione di archivi e dati e di programmi che possono essere stati danneggiati o persino distrutti dall’ introduzione di malware.
  • Indennizzo delle spese sostenute dall’assicurato per la cancellazione o la deindicizzazione da internet delle informazioni che abbiano eventualmente compromesso la sua immagine pubblica.
  • Indennizzo per violazione di riservatezza: l’assicurato viene rimborsato di quanto questi sia tenuto a pagare a terzi, quale civilmente responsabile, a titolo di risarcimento per perdite conseguenti a violazione e divulgazione di dati, anche personali, raccolti e detenuti appunto dall’assicurato.

È importante sottolineare che, affinché vi possano essere tutte le condizioni per l’indennizzo, è necessario che le informazioni e i dati persi, distrutti o danneggiati, lo siano stati attraverso un intervento completamente non autorizzato dall’assicurato, quindi occorre che vi sia stata un’introduzione del tutto abusiva da parte di terzi nei sistemi informatici utilizzati nell’attività lavorativa.

E se in seguito a tali complesse vicende subentrano controversie legali? Una polizza specifica per la protezione digitale prevede anche forme di tutela legale: possono essere coperte le spese legali, le spese necessarie per processi ed indagini che occorrono all’assicurato per difendere i suoi interessi nei casi pertinenti a quanto specificato nel contratto.

Il cyber risk è uno dei rischi più elevati che al giorno d’oggi ci troviamo a correre, non esito a ribadirlo. Ecco perché sto preparando dei contenuti speciali per farti meglio comprendere questo mondo: li troverai a breve sui miei canali. Nel frattempo, se desideri approfondire, resto a piena disposizione con il mio servizio di consulenza.